Musica, maschere e viandanti
“È raro che la comparsa di un nuovo titolo ci scuota e ci galvanizzi, […], ma questo è un libro davvero straordinario. Lo affermiamo con una convinzione tanto maggiore quanto più è obiettivamente difficile, al giorno d’oggi, pretendere di dire qualcosa di nuovo, di inedito, di originale, sui due massimi autori del Romanticismo tedesco, Franz Schubert e Robert Schumann. […] La Bertoglio compie il miracolo: il suo è uno studio di rara qualità, prezioso e godibile come nessun altro su questo argomento. […] La cultura musicale del futuro sarà debitrice di non poco alla Bertoglio, ne siamo convinti e lo affermiamo seriamente, senza ironia di sorta. […] Un musicologo di foggia accademica […] non sarebbe mai stato in grado di compiere il “gran salto”, di portare a termine il tragitto verso una lettura sapientemente interdisciplinare.
Carlo Alessandro Landini, in “Studi Cattolici”, n. 569-70, luglio/agosto 2008
“Chiara Bertoglio offre una prova d’autore mai povera di spunti in questo suo libro. Al testo è allegato un CD […]: alla tastiera la stessa autrice, che oltre ad essere musicologa è anche una concertista di fama internazionale. Il volume […] è un percorso, un viaggio comunque complesso che a tratti ha qualcosa di iniziatico, ma è sempre e comunque dominato dal desiderio di andare al di là dell’apparenza della musica, cercando così di attraversarne trasversalmente le trame e cogliere i molteplici significati che si aggregano nella partitura. […] Il risultato è sempre stimolante, anche per chi non ha conoscenze musicali. Anzi, partendo da questo libro, il non esperto può provare ad avventurarsi nell’impresa musicologica, scoprendo le molteplici potenzialità della sonda analitica del filologo della musica, capace di scorgere, tra suoni e pause, tracce di un universo in cui storia ed estetica, psicologia e tecnica si fondono nell’inarrestabile vortice dell’armonia.
Massimo Centini, in “Avvenire”, 30.8.2008
“È un percorso filosofico e letterario quello che ci fa compiere l’Autrice […] in questo suo libro, ma anche un itinerario “spirituale” – non solo in un senso pienamente umano, ma anche nella sua dimensione trascendente – come, del resto, è stato per lei. […] Una lettura interessante e coinvolgente".
“Rogate”, agosto-settembre 2008
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